Confidenze biografiche

Confidenze biografiche dedicate alla mia gente bergamasca – 5a puntata

Il lavoro fatto con gioia ed amore è sempre una creazione originale ed unica, bisogna però che tutto venga regolato con concordanza ed unità di principi ed obiettivi.

Fare tutela oggi può funzionare ed a lungo, per il semplice fatto che attività del genere, con i suoi valori, la conservazione della natura e la ricerca di uno sviluppo veramente sostenibile, possa identificarsi quale unico modo per progredire con fiducia e con certa sicurezza di risultati per tutti.

E’ necessario che ognuno di noi, ma soprattutto autorità competenti, si facciano carico dell’assunzione di più impegnative responsabilità per la migliore soluzione degli annosi problemi di tutela e valorizzazione dei nostri monumenti così gravemente esposti al progressivo degrado, quasi sempre e quasi ovunque addebitabile all’incuria dell’uomo e agli effetti infausti di certo progresso.

Rimarcando ancora che per agire bisogna conoscere, la prima operazione sarà appunto della conoscenza, che dovrà investire tanto il concetto di bene, quanto il campo di intervento.

E che ci sia bisogno di un programma globale è parimenti da tutti avvertito, e in specie da chi ha la responsabilità della conduzione politica ed amministrativa di questi importanti settori quali appunto la conservazione e la tutela, perché le risorse, che seppure ancora non congrue, vengano utilizzate con accortezza, trasparenza, tempestività.

In conclusione il volontariato risulta essere un comparto di primo piano, riguarda il lavoro e la solidarietà nella accezione più nobile del termine, amalgamandosi con le persone e con le cose utili, strettamente legate alle circostanze della vita.

Per essere più chiari: chi da una feconda esperienza, coronata dal successo, abbia tratto ricchi insegnamenti, sarà in grado di trasmetterli ad altri, continuando in tal modo la medesima opera.

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